sabato 28 gennaio 2017

Cuore di tenebra - Joseph Conrad


Titolo originale: Heart of darkness (1902)

Un battello malandato che risale un fiume nel cuore dell'Africa nera, una foresta inestricabile e oscura, un popolo sfruttato e ostile. Il capitano Marlow, accompagnato da un equipaggio di cannibali, parte alla ricerca del misterioso agente coloniale Kurtz, l'unico in grado di procurare ingenti quantità di avorio. Giunto finalmente a destinazione, Marlow si troverà di fronte a una realtà agghiacciante: megalomane e sanguinario, Kurtz è adorato dagli indigeni come una divinità e temuto per la sua implacabile ferocia. Una discesa agli Inferi che è anche un viaggio nelle tenebre del cuore umano. (www.giunti.it)

La pubblicazione "ufficiale" viene datata al 1902, ma in realtà questo breve racconto era stato pubblicato in 3 puntate su una rivista, nel 1899. In ogni caso, è considerato uno dei grandi classici del XX secolo.
Ammetto di essere rimasta un po' delusa. La scrittura è piuttosto noiosa, per niente coinvolgente. Mi hanno detto che invece è molto bella la scrittura in lingua originale inglese, ma io ho letto una traduzione ovviamente.
Gli argomenti trattati sono importanti, anche se trattati un po' superficialmente. Ho avuto la sensazione che non approfondisca nulla (Kurtz come è diventato questa specie di "dio" per gli indigeni? i riti strani a cui partecipa comprendono anche il cannibalismo o no?) 
Marlow sente parlare di Kurtz e gli viene questa gran smania di incontrarlo e parlargli e quando ci riesce cosa succede? Due parole e basta. 
La critica al colonialismo si sente bene, così come si sente la smania di potere che ha guidato Kurtz negli anni passati alla stazione. 
Ci ho messo un po' a capire di chi fosse il cuore di tenebra, arrivando alla conclusione che la tenebra è ciò che avvolge gli uomini occidentali, assetati di brama di potere, che lontani dal mondo "civilizzato" riescono a tirare fuori il lato peggiore di sè, trasformandosi in selvaggi ben peggiori dei "selvaggi" che vorrebbero colonizzare.
Nel complesso, ripeto, un po' una delusione.
Mio voto: 6 e mezzo / 10

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