giovedì 22 settembre 2016

Il magico potere del riordino - Marie Kondo



ENG: The life-changing magic of tidying up - 2014

Un'infinità di oggetti di ogni tipo (abbigliamento, libri, documenti, foto, apparecchi elettrici, ricordi...) ci sommergono all'interno di abitazioni e uffici sempre più piccoli. Col risultato che non troviamo mai quello che davvero ci serve. Nel libro Miya Kondo ha messo a punto un metodo che garantisce l'ordine e l'organizzazione degli spazi vitali (locali, armadi, cassetti...). E anche la serenità, perché nella filosofia zen il riordino fisico è un rito che produce anche incommensurabili vantaggi spirituali: aumenta la fiducia in sé stessi, libera la mente, solleva dall'attaccamento al passato, valorizza le cose preziose, induce a fare meno acquisti inutili. Rimanere nel caos significa invece voler allontanare il momento dell'introspezione e della conoscenza. (www.lafeltrinelli.it)

Questo libro ha subito attirato la mia attenzione perchè io sono un caso di disordine senza speranza.. sigh.. La mia speranza era che mi potesse dare qualche buona indicazione per vedere di migliorare la mia casa e, di riflesso, anche la mia vita.
Il libro si legge scorrevolmente, poi è anche corto. Trovo diventi un po' ripetitivo a circa due terzi, cioè quando, dopo aver parlato delle cose da buttare e dell'ordine in cui farlo, prosegue con alcune considerazioni più generali, che in effetti ribattono sui concetti già ampiamente espressi.
Sicuramente, Marie Kondo vive in un'altra cultura, molto diversa dalla nostra, una cultura "della gratitudine" anche nei confronti degli oggetti che ci stanno intorno. Io non credo mi sentirei molto a mio agio ad inginocchiarmi in mezzo al corridoio per ringraziare la mia casa del fatto che mi dia un riparo, ma questo non vuol dire che io non sia infinitamente grata per averne una. E nemmeno sarei in grado, ogni volta che torno a casa, di svuotare completamente la borsa per riempirla quando mi serve di nuovo; sicuramente dimenticherei qualcosa di fondamentale.
La lettura, comunque, da alcune indicazioni interessanti su come sfruttare lo spazio o sul fatto che dovremmo vivere circondati solo da quegli oggetti che ci danno emozioni; inutile conservare cose in fondo ai cassetti se poi non ci ricordiamo nemmeno che esistono.
Una cosa che mi ha lasciato perplessa, è che la Kondo suggerisce di buttare anche i libri già letti. Ecco, non credo ne sarei in grado. Sto cercando di smaltire la mia libreria, inscatolando i libri letti o che ho in ebook, per metterli in cantina. L'idea di buttarli in effetti mi fa orrore.
Ad un certo punto ho avuto l'impressione che il riordino, per la Kondo, sia un po' troppo un'ossessione (finire in ospedale per eccesso di riordino??). Ma qualcuno dei suoi consigli voglio provare a metterlo in pratica. Il succo del libro è: buttare ciò che non serve (ciò che non dà più emozione) e trovare un posto per ciò che rimane. E per fare questo va seguito un ordine ben preciso: vestiti, libri, carte, fotografie e ricordi (perchè sono quelli più difficili da gestire). Il tutto è fattibile in un tempo di sei mesi.
Mio voto: 7 e mezzo / 10

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