giovedì 11 agosto 2016

Il labirinto. Maze runner 1 - James Dashner


Titolo originale: The maze runner (2009)

Quando Thomas si risveglia, le porte dell'ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da invalicabili mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L'unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l'organizzazione di una società disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei Consigli e vigono rigorose regole per mantenere l'ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell'ascensore. Il mistero si infittisce quando - senza che nessuno se lo aspettasse - arriva una ragazza. È la prima donna a fare la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di qualsiasi altra via di fuga, il Labirinto sembra essere l'unica speranza del gruppo... o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire. (www.amazon.it) 

Ero curiosa di leggere questo libro perchè mesi fa ero incappata per caso, facendo zapping, sul film e, nonostante alcune scene un po' troppo da "ansia" per i miei gusti, la trama in sè era interessante. La storia del labirinto è intrigante, la lettura è molto scorrevole, finisci un capitolo e hai voglia di leggere il seguito. In alcuni tratti mi sono detta: "possibile che dopo due anni arrivi Thomas e risolva ciò che gli altri non sono riusciti a risolvere in tanto tempo?". D'altronde, se il protagonista principale è lui, non poteva essere diversamente...
Una cosa un po' particolare è che nessuno dei ragazzi viene caratterizzato più di tanto in maniera fisica; viene accennato qualcosa di Thomas, viene detto che Teresa ha i capelli neri e gli occhi azzurri, che Chuck è cicciottello, ma tutti gli altri rimangono abbastanza un mistero, così uno può "crearseli" a suo piacere. Non so se sia un bene o un male; sicuramente, ognuno di noi si immagina dei personaggi completamente differenti. E' anche vero che troppe descrizioni avrebbero appesantito una trama già abbastanza complessa. Peraltro, mentre diversi dei ragazzi hanno una personalità interessante, la presenza di Teresa mi è parsa un po' "vuota", nel senso che poi rimane in coma per quasi tutta la storia e non è che aggiunga molto al racconto. Probabilmente tornerà utile nei romanzi successivi.
Alcune delle parole che si inventano i radurai fanno un po' sorridere e alla lunga sembrano un po' sciocche, ma non danno particolarmente fastidio.
Dicevo, la trama è intrigante, la lettura piacevole, però ho chiuso il libro con un po' di perplessità. Questa cosa dei test di comportamento dove tutto è deciso da studiosi al di fuori del mondo mi lascia un po' perplessa, appunto. Ma probabilmente potrò tirare le fila solo alla fine della saga... 
Mio voto: 7 e mezzo / 10

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